Herbert Weir Smyth

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Herbert Weir Smyth

Herbert Weir Smyth (Wilmington, 8 agosto 1857Bar Harbor, 1937) è stato un letterato statunitense.

La sua dettagliata grammatica del greco antico è diventata un punto di riferimento in materia in lingua inglese, al pari dell'opera di William Goodwin, al quale è succeduto alla cattedra di Letteratura Greca presso l'Università di Harvard in qualità di Eliott Professor (dal 1902). Il testo è disponibile in versione integrale gratuitamente sulla libreria in linea del progetto Perseus dell'Università di Tufts[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver compiuto studi artistici presso Swarthmore (1876) e Harvard (1878), ha frequentato anche le università di Lipsia e Göttingen, dove ha ottenuto un dottorato in filosofia nel 1884. Dal 1883 al 1885 è stato insegnante di greco antico e sanscrito al Williams College, e per due anni lettore di greco al Johns Hopkins.

Negli anni tra il 1887 e il 1901 è stato professore di greco presso il Bryn Mawr College; nel 1899 e nel 1900 ha tenuto lezioni di lingue e letteratura greca per la American Classical School ad Atene. Segretario della American Philological Association dal 1889 ne è stato eletto presidente nel 1904.

È stato inoltre vicepresidente della Egypt Exploration Society, ha seguito l'American Academy of Arts and Sciences ed è stato membro della American Philosophical Society.

Nel corso dell'anno accademico 1922-1923 ha tenuto presso l'Università di Berkeley, in California, la lectio magistralis intitolata a Peder Sather, sulla tragedia eschilea - il contenuto della lezione è stato pubblicato l'anno dopo[2].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • The sounds and inflections of the Greek dialects: Ionic, Clarendon Press (1894).
  • The Sacred Literature of the Jains (1894, una traduzione)
  • Sounds and Inflections of Greek Dialects I: The Ionic Dialect (1894)
  • Greek Melic Poets (1900)
  • Greek Grammar for Schools and Colleges[3] (1916)
  • Greek Grammar for Colleges[1] (1920)
  • Aeschylean Tragedy[2] (1924)
  • Aeschylus (edizione Loeb)

Ha partecipato, inoltre, a 20 volumi della Greek Series for Colleges and Schools.

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • The Greek Language in its Relation to the Psychology of the Ancient Greeks (letto prima del Congresso delle Arti e delle Scienze presso l'esposizione di Saint Louis nel 1904);
  • Aspects of Greek Conservatism (in Harvard Studies in Classical Philology, 1906);
  • Greek Conceptions of Immortality from Homer to Plato (in Harvard Essays on Classical Subjects, 1912)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Herbert Weir Smyth, A Greek Grammar for Colleges su Project Perseus
  2. ^ a b (EN) Past and Future Sather Professors, su Università di Berkeley. URL consultato il 19 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
  3. ^ Herbert Weir Smyth, A Greek grammar for schools and colleges, American Book Company, 1916.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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